martedì 11 giugno 2013

Il voto a Castellammare del Golfo: chi sale, chi scende

Vogliamo iniziare questo post, facendo un "in bocca al lupo" al Sindaco Coppola ed a tutta la coalizione che lo ha sostenuto,  per la nuova avventura che comincia oggi. 


Anticipiamo al neo-eletto sindaco che, come da mission di questo blog, porteremo le idee espresse dai nostri tecnici e dai nostri lettori/sostenitori, affinchè possano essere presi al vaglio della nuova Amministrazione.

Proseguiamo con qualche analisi tecnica del voto e a seguire qualche commento di un osservatore esterno alla canizza elettorale.

Il Candidato Coppola è stato "promosso" con poco più del 36%, dimostrando che una compagine mista (liste civiche + centro sinistra) poteva superare lo sbarramento del 25%-28% cui sembravano predestinati.


Se il partito più votato è stato il PDL (circa 12,8%), hanno dimostrato di essere delle "macchine da voto" anche altri partiti/movimenti anche appena costituiti. Non sorprende, ma interessa come fenomeno politico a Castellammare il posizionamento di Cambiamenti (un secondo posto con circa 11%). Il terzo partito, per numero di preferenze, è Lavoro e Sviluppo (circa il 10,3%).

Rispetto ai singoli partiti, la differenza è stata fatta da alcuni candidati Consiglieri (nel bene e nel male). I primi 3 candidati Consiglieri più votati sono: Di Gregorio Lorena (Lavoro e Sviluppo), Palmeri Angelo (PDL), Canzoneri Gaspare (CMare Democratica). 

I meno votati (esclusi i 10 candidati con 0 voti, a cui si riconosce almeno un minimo di dignità del non aver votato nemmeno per se stessi, vista la campagna elettorale inesistente !) sono: Ciaravino Diego (M5S), Giaimo Anna Maria Soccorso (Megafono), Coppola Vincenzo (Siamo CMare).
Qualche commento sulle modalità di conduzione della campagna elettorale e lo spirito che aleggiava tra gli elettori (o potenziali tali). Ovviamente si considerino i seguenti commenti uno spunto di riflessione senza presunzione di verità:

COPPOLA (neo-eletto Sindaco): passare un messaggio positivo è stato il grimaldello della sua campagna elettorale. Forse, in un contesto di continuo martellamento su temi di crisi, fame e mancanza di lavoro, chi ha proposto una "speranza" (non un posto), ha fatto breccia nelle intenzioni di voto. Avranno sicuramente aiutato l'esperienza nell'arena politica oltre che una composizione delle liste con interessanti consiglieri (o quanto meno capaci di raccogliere voti). Lo dimostra il rapporto tra i voti del candidato Coppola (circa 3019) ed i voti raccolti dalla sua coalizione (circa 3494) che dimostra una coalizione più "attrattiva" di voti rispetto al neo-eletto Sindaco.
Adesso la partita è comporre una squadra di Governo del Paese che sia in grado di tenere le fila della coalizione e degli stakeholders che ci girano intorno.

Consigliamo al nuovo Sindaco di lavorare come aggregante politico e chiamare al tavolo tecnico Maria Tesè (magari attraverso la cessione di un Assessorato pesante - es. Assessorato Sviluppo locale che ingloba i temi del Turismo, sviluppo territorio, lavoro e formazione).

Stereotipo: volemose bene !

RUSSO: il candidato Russo ha forse subito la campagna elettorale. Da prima a rincorrere una coalizione che vedeva una spaccatura dell'UDC (di cui immaginiamo che l'on.Turano adesso debba rendere conto internamente al proprio partito), oltre che una composizione complessa di numero di consiglieri al fine di rastrellare voti. Forse la quantità non ha premiato (se vediamo altre coalizioni come Cambiamenti che sono nati e cresciute in 2 mesi ed hanno raccolto più voti). Inoltre, le continue accuse a lui ed alla sua sponsorship (es. on. d'Alì), hanno fatto impiegare diverse risorse in arringhe di difesa che consumavano tempo ed energie magari da riporre nel presentare in maniera più efficace e consapevole il suo programma.
Dal punto di vista politico, il candidato Russo ha vinto perchè ha mantenuto il PDL come primo partito a CMare per numero di voti, dal punto di vista umano crediamo che abbia da riflettere (e con lui i tanti elettori che hanno sperato per poi portare all'incasso un "assegno di promesse").

Stereotipo: ghe pensi mi !

TESE': sin dalle prime mosse della campagna elettorale, ha dimostrato che un gruppo può lavorare bene e nell'interesse della collettività, senza alcun personalismo. La stessa Tesè faceva fatica a personalizzare la campagna elettorale (non che andasse obbligatoriamente personalizzata), tranne che per promuovere continuamente la propria competenza tecnica sui Fondi comunitari (anche se tra i vari candidati è il candidato con un numero di preferenze personali maggiori della propria coalizione, circa +135%). Il fenomeno quindi è di gruppo e la vera vittoria è quella dei giovani che ne hanno fatto parte. Hanno vinto perchè sono riusciti a creare un programma credibile e sostenibile ma soprattutto sono riusciti ad erodere, giorno dopo giorno, la diffidenza dell'elettorato castellammarese.
L'atteggiamento "sbarazzino" e libero, se da un lato ha dimostrato che si può fare politica anche con le idee, dall'altro forse ha spaventato chi vedeva questa campagna elettorale troppo goliardica e teatrale. "Fare un salto" per il timido elettore castellammarese, ci può stare, ma fallo nel "cerchio di fuoco" di un circo, forse è un pò troppo.

Sterotipo: figlia dei fiori

FUNDARO': ha creduto di poter vincere sino alla fine e questo gli ha dato una spinta a fare e promuovere le sue idee con tenacia e zelo. Ma non basta e lo dimostrano i risultati elettorali. Non si può dire che ha perduto, considerato che era "un uomo solo al comando", ma le aspettative che nutriva la sua coalizione erano ben altre. Forse l'errore di presentarsi con una coalizione civica con poche liste non ha premiato in uno scenario in cui la base elettorale è stata di più di 300 consiglieri.
Sicuramente la statura morale non può essere messa in discussione ma, in termini di tattica elettorale, ciò che non depone a favore è il continuo atteggiamento di "denuncia di tutto e di tutti". E' sembrata una minestra a metà tra la denuncia grillina e l'ideologia di Cambiamenti, ma non è stato fino in fondo nè l'uno nè l'altro.
La troppa denuncia ha forse montato un timore di fondo da "stato di polizia" che in una Castellammare sopita, ha impaurito gli elettori (magari allontanati anche dagli aficionadi del Candidato Fundarò, spesso attaccato per la qualità di alcuni dei suoi sostenitori).
Castellammare si è dimostrata troppo immatura per accogliere la sincerità e trasparenza del candidato Fundarò, ma del resto lo stesso candidato non è stato "maturo" nel fare delle scelte più nette (e forse anche accomodanti) nella fase pre-elettorale.

Stereotipo: sincero forse troppo

MATTARELLA: molti ne criticano la campagna elettorale e alcuni ne danno una valutazione negativa. Noi vogliamo invece sottolineare l'impegno che ha caratterizzato il candidato Mattarella. E' pur vero che un movimento poco stabile in termini di leadership, senza una linea guida chiara e propositiva, senza una base elettorale organizzata e soprattutto senza risorse, non può consentire di vincere una campagna elettorale di paese. Lasciata sola dai leader (se così possiamo chiamarli) del M5S, ha dovuto fare tutto da sè e lo dimostra il fatto che il numero di preferenze personali prese è la metà delle preferenze espresse per il partito M5S che rappresentava. Forse non era il candidato adatto? Forse non era matura per quel ruolo ? Forse il movimento non è maturo per fare politica sui confronti elettorali punto su punto del programma ?
Ciò che c'è di sicuro è che la campagna elettorale che avrebbe dovuto realizzare il M5S l'ha realizzata il movimento Cambiamenti, con una maggiore propositività e sicuramente uno spirito costruttivo. Tra movimenti si può anche imparare, pertanto si consiglia al M5S un bagno di modestia ed una riflessione sul "cosa vogliamo fare da grandi".

Stereotipo: piccole donne crescono







lunedì 10 giugno 2013

Elezioni Sindaco di Castellammare del Golfo: segui con noi la diretta voto

Abbiamo pensato che non potevamo esimerci nel momento clou delle Elezioni Amministrative.

Il nostro blog offre una mappa del voto, con il dettaglio di afflussi ed esito degli scrutini, riprendendo i voti certificati forniti dalla Regione Siciliana (http://www.elezioni.regione.sicilia.it/index.html).

Segui con noi la diretta voto con il nostro tableau de board:




Potete seguire anche lo spoglio in diretta da questo link: Alqamah.it



domenica 2 giugno 2013

I candidati a Sindaco si confrontano, le idee NO !!!!





Ieri, nel pomeriggio di un sabato guastato dal "malattempo", ho preferito fare da ascoltatore indiscreto al confronto dei candidati a Sindaco di Castellammare, promosso da Castello Libero e Libera.

Confronto tenutosi nel romantico Teatro Apollo che vive di fasti quasi gattopardiani, visto lo stato di decadenza in cui l'hanno ridotto. Chissà a quale Amministrazione dare i meriti o i demeriti.

Sono arrivato che il confronto era già iniziato. Teatro pieno ma non strapieno, potendo trovare qualche posto a sedere ancora nel loggione centrale (tra le macerie dei laterizi e la sporcizia).

Il confronto è stato ritenuto dai "contendenti" come interessante ed equilibrato. Sull'equilibrato, posso capire che i candidati hanno espresso grande fairness nel preferire il patto di non aggressione politica, lasciando spazio solo a delle idee. Per l'interessante, credo che di strada da fare ce ne sia ancora, magari con un confronto più accesso (che non vuol dire pollaio !). Personalmente credo che una campagna elettorale debba abbracciare anche lo spirito critico dei programmi degli altri, visto che schieramenti così diversi dovrebbero avere ricette altresì diverse per i problemi del Paese. Eppure, nessuna diversità, visto che i programmi sembrano di massima dei copioni della stessa commedia.

Tale omologazione si è ripresentata anche sul palco dell'Apollo in cui, con leggere sfumature di colore, ognuno ha manifestato una propria idea o un progetto. Erano 5, ma le idee sembravano molto simili... quindi c'è da pensare che dovrebbero esseri tutti vincitori o tutti perdenti !

Di seguito trovere un parere personale, che proverò ad articolare con un plus ed un minus per ciascun candidato. Sarebbe pleonastico ricordare che ognuno ha la sua idea ed è legittimato ad esporla. Fatevi avanti con le vostre.

Comincerò nell'ordine del confronto:

candidato Coppola
La solidarietà sociale sembra essere il driver principale della sua campagna elettorale. Quasi tutte le idee sembravano avere un diffuso buonismo applicativo. Vanno fatti accordi con tutti, con le polizie generaliste, con le associazioni di categoria, con i cittadini, con i dipendenti dell'Amministrazione, il tutto in pieno spirito solidale (che potrebbe anche scadere nel banale, corale, morale, campale, generale, datoriale, etc.). Tutto giusto ma che necessita di un sano cinismo che fa rima con pragmatismo.

PLUS: la disamina sulla legge 163 (per i non addetti, la Legge sugli appalti pubblici) e sulle responsabilità amministrative che vanno riesumate e valorizzate, sembrano dimostrare una capacità di "navigare la norma" da parte del candidato Coppola. Navigare per naviganti di lungo corso che oggi intendono RI-cominciare. I fatti parleranno.

MINUS: credo si denoti una priorità di campagna elettorale del candidato Coppola che è quella di "smarcarsi dal proprio passato". Un passato che spesso viene considerato come fonte di autorevolezza e citato quasi come buona prassi governativa. Si ricorda, per dovere di cronaca, che il 2013 è diverso dagli anni '90, e quindi le soluzioni non possono essere le stesse e neanche ricicli di programma. Serve innovazione, discontinuità e chi è in grado di guidarla (giovane o vecchio della politica o della società civile).

candidato Russo
Rappresentare il PDL di questi tempi non è cosa facile, ma neanche cosa assai difficile per chi può vantarsi di 25 anni di buona politica (o citando "25 anni senza nessuna citazione in giudizio",.... a memoria però ricordo che la buona politica contempla anche altro). La campagna elettorale sembra molto istituzionale ed incentrata sul "quello che ho fatto.... la mia storia parla per me..... il nostro partito rappresenta una sicurezza...etc.".
Forse la speranza di chi ascolta in platea è quello di vedere anche i fatti dopo diverse parole (anche ben recitate).

PLUS: interessante il codice etico (promosso come Carta di Pisa, anche se non si è capito cosa ci fosse scritto in quel memo che il candidato stentava a leggere !) e la proposta di rimettere il mandato qualora si venisse giudicati colpevoli di associazione mafiosa (e spero anche altri capi d'imputazione).

MINUS: non commentiamo lo scivolone sulla questione d'Alì oppure sul fatto che di Pietro appartenesse al M5S (immagino che le luci della ribalta possano creare allucinazioni). Forse la cosa più immediata è che il candidato Russo debba affidarsi ai diversi memo scritti per poter promuovere il proprio programma. La sensazione (che è ovviamente una percezione che differisce dalla realtà - si spera) è che le idee sembrano un ammasso di buon senso che può essere promosso in tutte le stagioni ma che non rappresenta il CREDO del candidato (forse anche merito della DIA COMM - società di comunicazione che sembra star supportando la campagna del PDL e delle liste associate - info da verificare).

candidato Fundarò
Forse la metafora più adatta sembra quella dell'"alieno". Sembra essere stato catapultato sul palco ignaro che la politica abbia delle regole anche di collaborazionismo. Forse il più anziano d'età, sicuramente non è il più anziano dell'arena politica e lo dimostra anche con una dialettica che, seppur pacata e autorevole, non ha la retorica tipica del "politico di professione". Oggi seduto vicino al candidato Russo, che talvolta è mira dei suoi attacchi, non sembra voler inasprire la dialettica confrontandosi con i singoli bensì intende promuove le proprie idee, alcune d'interesse e altre di utile buon senso (come tutti del resto).

PLUS: forse la chiusura dell'incontro racchiude lo spirito della sua candidatura "non me ne fotte niente se mi votate, invece mi interessa che voi possiate votare liberamente e soprattutto votare qualcuno pulito, capace e onesto che possa far risollevare il nostro Paese". Ovviamente, questo interesse verso il Paese si nota anche nelle proposte (alcune audaci come l'impiego di associazioni per il controllo fisico del territorio) di cui meritano nota sia le dimissioni firmate dal Sindaco/Assessori e depositate senza data (da far valere nel caso di citazioni in giudizio - e non sentenze), sia l'azione di semplificazione amministrativa per sburocratizzare e snellire le prassi degli uffici così da non dover ricorrere al "favore"... che chiede "altri favori"

MINUS: il concetto di "denuncia" è quasi ricorsivo tanto da diventare quasi la base delle idee citate ieri. L'ufficio tecnino non va.... dobbiamo denunciare chi nasconde i fascicoli; i dipendenti pubblici non svolgono il loro lavoro... bisogna denunciare chi bivacca... etc. etc. Pur rispettando la necessità di trasparenza, forse l'atteggiamento persecutorio può indurre un timore in chi ascolta non solo perchè "ha il carbone bagnato" ma anche perchè la collettività è spesso terrorizzata da uno Stato di Polizia. Quindi, se non si vuole praticare una "denuncia a prescindere", allora sarà opportuno che il registro vari con accordi più musicali e che ottengano la stessa attenzione e committment della cittadinanza.

candidato Tesè
In questo caso forse la metafora più adeguata è l'"esploratrice". Sembra quasi che agisca il ruolo della "guida esperta della buona governance". Sembra che il candidato Tesè sia caduto in una giungla che nasconde insidie nella cultura della collettività, nella scarsa trasparenza, nella difficile condizione delle risorse economiche, etc. un groviglio di vincoli che può essere risolto dal MoviMento (o in movimento !).

PLUS: ascoltando le idee proposte sembra essere il candidato con una marginalità positiva tra innovatività della proposta (ricavo) e sostenibilità dell'idea (costo). A volte si registra un eccesso di zelo (ad esempio l'Autorità per la valutazione delle gare pubbliche che si intende istituire potrebbe essere una sovrastruttura visto che la Legge 163 già prevede l'istituzione di commissioni di gara che possono essere opportunamente attrezzate con esponenti delle forze dell'ordine, etc.) ma sicuramente le soluzioni presentate sembrano puntuali, concrete, argomentate e realizzabili.

MINUS: spesso confonde lo strumento con il fine. Si cita il Fondo Sociale Europeo (FSE) almeno 8 volte in mia presenza, pensando che questo possa essere lo strumento (unico) eletto a migliorare le sorti di un Paese. Come sà la professionista Tesè, ancor prima della fonte di finanziamento (FSE) vanno create le condizioni per la progettualità, si deve collegare i progetti ad una strategia di governance locale (valutando l'equilibrio pubblico-privato anche nei finanziamenti), ci si deve dotare di opportuni strumenti di rendicontazione e monitoraggio, etc. Personalmente credo che il back-ground di ciascun candidato deve caratterizzare l'orazione ma non comprometterne l'efficacia.

candidato Mattarella
Nessuna metafora per il M5S egregiamente rappresentato dal candidato Mattarella. La politica del "contro la vecchia politica" è il fil rouge del confronto e forse anche della stessa campagna elettorale. L'impressione, però, è che i "grillini" a questo giro sono rappresentati nello spirito più dal movimento CambiaMenti che dal M5S. Ma del resto sono MoviMenti e quindi il concetto di dinamismo e di osmosi è ben radicato nel dna di questi "strani soggetti" della politica.

PLUS: il candidato Mattarella con la sua giovane età sembra avere la giusta verve per "combattere nell'arena politica". Certo è che dovrà dotarsi di armi affilate che non possano essere solo la parola. Forse la giovane età la rende poco sicura nel public speaking, pur riconoscendone una grinta agonistica che sostiene gli enunciati del movimento. Di merito è sicuramente l'aver ricordato che esiste già una normativa ricca che impone trasparenza e responsabilità della scelta pubblica, basta solo rispettarla.

MINUS: la sensazione è che sia "a traino" degli altri e all'ombra del movimento Cambiamenti. Forse il momento di bassa del Movimento si riflette anche sulla politica locale, allontanando gli elettori che rischiano di polarizzarsi su altri soggetti politici che vanno "conto la vecchia politica". Sembra in difficoltà nella interlocuzione con gli altri candidati, pur volendosi appellare al contradditorio grillino. A dire il vero, sembra una storia diversa dal M5S di Parma !!!