Il 2012 si spegne con una illustre perdita per l’umanità e la
scienza. All’età di 103 anni si è spenta il senatore a vita Rita Levi
Montalcini.
Rita Levi Montalcini, la donna tra le donne italiane, il premio
nobel e punto di riferimento per una branca della ricerca italiana.
Colei che non ha mai abbassato la testa, colei che è andata
contro la sua famiglia e le convenzioni. Colei che una famiglia non l’ha mai
voluta, colei che ha dedicato la sua vita alla vocazione scientifica. Colei che
tutto il mondo ci invidia e ci invidierà.
Colei che “Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono
la mente”. Colei che “assecondo
le attività della mia mente, che mi sta regalando un viaggio interessantissimo;
non è la vista che conta, non è l’udito, è il cervello. Recentemente la mia
mente è diventata più capace di concentrazione ed elaborazione di quando ero
giovane”.
Rita Levi Montalcini è morta a 103 anni e il suo contributo è stato innegabile,
impareggiabile e a lei numerosissime donne sono grate per aver dato una
speranza, per aver aperto porte sino ad allora impossibili, per aver dimostrato
che una donna vive e pensa, che una donna potesse essere di più che una madre.
L’altro ieri sera Rai3 alle
23:15 ha trasmesso l’intervista che Fabio Fazio ha
fatto a Rita Levi Montalcini in
occasione del suo centesimo compleanno. Mi sembrava doveroso tracciare nella
cronaca di questo blog, un passo così importante come tributo ad una grande
donna del novecento italiano.
Vi propongo integralmente l’intervista che potete seguire
attraverso questi link:
Rai3 Che tempo che fa
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