Uno dei principali
argomenti (hot topics) che vogliamo affrontare in questo blog, è la definizione
di iniziative per il rilancio dell’imprenditorialità castellammarese.
Ovviamente, le iniziative vanno cucite sul territorio a fronte delle
potenzialità e capacità delle risorse umane e materiali in esso disponibili.
Però a volte, per essere
veramente innovativi, dobbiamo andare oltre e agire quasi da visionari per intravedere
una realtà diversa e soprattutto quelle novità che apportino vero valore sul
territorio.
E’ per questo che, nel
trattare il tema della imprenditorialità sul territorio, vogliamo inserire il
concetto di start-up che oggi è alla ribalta delle cronache grazie agli
embrioni normativi presenti nel decreto Sviluppo Italia sia con iniziative
animate dalla Comunità Europea e da Paesi autorevoli (es. USA, etc.).
Negli ultimi dieci anni,
negli stati uniti, le start-up hanno creato tre milioni di posti di lavoro.
Dopo il lancio da parte del presidente Obama di Start-up America, il settore privato
statunitense ha sviluppato un partenariato tra imprenditori, multinazionali, università,
fondazioni, leader di varia natura capace di mobilitare in meno di un anno l’equivalente
di un miliardo di dollari in business service a disposizione di un network nazionale
che offrirà servizi a centomila start-up nei prossimi tre anni. Perché lo
fanno? Perché sono consapevoli che il 40% della ricchezza americana di oggi è
prodotta da imprese che trent’anni fa non esistevano nemmeno.
Anche le città pensano e si
ripensano. Negli ultimi anni New York ha deciso di diventare la nuova mecca per
tutte le start-up attive nella finanza, nella moda, nei media o nella vendita
al dettaglio, offrendo la vicinanza ai maggiori punti vendita e ai grandi
marchi di questi settori. berlino ha deciso di attrarre giovani pronti a
lanciare una start-up puntando invece sulla propria multiculturalità, che la
rende familiare a chiunque arrivi da qualsiasi angolo del mondo, e sul moderato
costo della vita, a partire dai prezzi degli affitti. Grazie a un’interessante
combinazione di incentivi fiscali e alleggerimenti burocratici, singapore sta
diventando il principale centro dell’Asia per le start-up.
Se lo hanno fatto Paesi
come gli Stati Uniti, Israele, il Cile, l’Estonia, il Regno Unito, o l’Austria,
perché non potremmo farlo pure noi? Se New York, Berlino o Singapore stanno
provando a diventare “capitali delle start-up”, perché non dovrebbero provarci anche
Milano, Matera o Pisa?Siamo un posto fatto di territori irripetibili e città famose
in tutto il mondo. Diventiamo noi il prossimo caso internazionale. Siamo
assolutamente ancora in tempo per riuscirci, ma partiamo. Sapendo che ci
vorranno anni e che questo Rapporto è solo un altro passo. Che ancora molto
resta da proporre e fare, e che molto andrà corretto in corsa.
Ma sapendo pure che molti
sono già pronti a fare la propria parte. E che da Torino a Bari, da Catania a
Vicenza, da Cagliari a Rieti a Ancona, non è mai stata così diffusa e forte la
voglia di sentirsi parte di un Paese dinamico e veloce.
Ovviamente gli esempi riportati sopra debbono farci riflettere sulle potenzialità che una piccola
amministrazione come quella di Castellammare potrebbe avere nel ripensare al
servizio SUAP in una ottica più mirata alla innovazione sul territorio,
facilitando l’accesso a nuove risorse economiche e riducendo la burocrazia alle
spalle.
Ci sembra interessante,
anche per stimolare coloro che volessero affacciarsi al mondo delle start-up,
cominciare a condividere un Rapporto sulle start-up, redatto dal Ministero
Sviluppo Economico, in cui troverete:
- status quo delle start-up in Italia
- nuovo contesto normative di riferimento
- modalità di creazione di una start-up
- modalità di finanziamento disponibili.
Questo il sito di
riferimento: Rapporto Start-up Italia
Sul come il modello delle
start-up può essere valorizzato e promosso anche in un piccolo contesto come
Castellammare e su come il servizio SUAP può essere rivisito in una ottica di
vera assistenza e consulenza specialistica per le nuove imprese, avremo modo di
parlarne nei prossimi post, avanzando qualche proposta. Ad oggi, ci sembrava
interessante cominciare a lanciare il tema e creare il contesto su cui
costruire le prossime discussioni.
Vi forniamo anche un
elenco delle principali start-up avviate di recente in Italia, raggiungibili al
sito www.startup.com
Il tempo di cambiare è
oggi……
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