sabato 5 gennaio 2013

Startup un nuovo modello di sviluppo imprenditoriale




Uno dei principali argomenti (hot topics) che vogliamo affrontare in questo blog, è la definizione di iniziative per il rilancio dell’imprenditorialità castellammarese. Ovviamente, le iniziative vanno cucite sul territorio a fronte delle potenzialità e capacità delle risorse umane e materiali in esso disponibili.

Però a volte, per essere veramente innovativi, dobbiamo andare oltre e agire quasi da visionari per intravedere una realtà diversa e soprattutto quelle novità che apportino vero valore sul territorio.

E’ per questo che, nel trattare il tema della imprenditorialità sul territorio, vogliamo inserire il concetto di start-up che oggi è alla ribalta delle cronache grazie agli embrioni normativi presenti nel decreto Sviluppo Italia sia con iniziative animate dalla Comunità Europea e da Paesi autorevoli (es. USA, etc.).

Negli ultimi dieci anni, negli stati uniti, le start-up hanno creato tre milioni di posti di lavoro. Dopo il lancio da parte del presidente Obama di Start-up America, il settore privato statunitense ha sviluppato un partenariato tra imprenditori, multinazionali, università, fondazioni, leader di varia natura capace di mobilitare in meno di un anno l’equivalente di un miliardo di dollari in business service a disposizione di un network nazionale che offrirà servizi a centomila start-up nei prossimi tre anni. Perché lo fanno? Perché sono consapevoli che il 40% della ricchezza americana di oggi è prodotta da imprese che trent’anni fa non esistevano nemmeno.

Anche le città pensano e si ripensano. Negli ultimi anni New York ha deciso di diventare la nuova mecca per tutte le start-up attive nella finanza, nella moda, nei media o nella vendita al dettaglio, offrendo la vicinanza ai maggiori punti vendita e ai grandi marchi di questi settori. berlino ha deciso di attrarre giovani pronti a lanciare una start-up puntando invece sulla propria multiculturalità, che la rende familiare a chiunque arrivi da qualsiasi angolo del mondo, e sul moderato costo della vita, a partire dai prezzi degli affitti. Grazie a un’interessante combinazione di incentivi fiscali e alleggerimenti burocratici, singapore sta diventando il principale centro dell’Asia per le start-up.

Se lo hanno fatto Paesi come gli Stati Uniti, Israele, il Cile, l’Estonia, il Regno Unito, o l’Austria, perché non potremmo farlo pure noi? Se New York, Berlino o Singapore stanno provando a diventare “capitali delle start-up”, perché non dovrebbero provarci anche Milano, Matera o Pisa?Siamo un posto fatto di territori irripetibili e città famose in tutto il mondo. Diventiamo noi il prossimo caso internazionale. Siamo assolutamente ancora in tempo per riuscirci, ma partiamo. Sapendo che ci vorranno anni e che questo Rapporto è solo un altro passo. Che ancora molto resta da proporre e fare, e che molto andrà corretto in corsa.

Ma sapendo pure che molti sono già pronti a fare la propria parte. E che da Torino a Bari, da Catania a Vicenza, da Cagliari a Rieti a Ancona, non è mai stata così diffusa e forte la voglia di sentirsi parte di un Paese dinamico e veloce.

Ovviamente gli esempi riportati sopra debbono farci riflettere sulle potenzialità che una piccola amministrazione come quella di Castellammare potrebbe avere nel ripensare al servizio SUAP in una ottica più mirata alla innovazione sul territorio, facilitando l’accesso a nuove risorse economiche e riducendo la burocrazia alle spalle.

Ci sembra interessante, anche per stimolare coloro che volessero affacciarsi al mondo delle start-up, cominciare a condividere un Rapporto sulle start-up, redatto dal Ministero Sviluppo Economico, in cui troverete:
  • status quo delle start-up in Italia
  • nuovo contesto normative di riferimento
  • modalità di creazione di una start-up
  • modalità di finanziamento disponibili.


Questo il sito di riferimento:   Rapporto Start-up Italia

Sul come il modello delle start-up può essere valorizzato e promosso anche in un piccolo contesto come Castellammare e su come il servizio SUAP può essere rivisito in una ottica di vera assistenza e consulenza specialistica per le nuove imprese, avremo modo di parlarne nei prossimi post, avanzando qualche proposta. Ad oggi, ci sembrava interessante cominciare a lanciare il tema e creare il contesto su cui costruire le prossime discussioni.

Vi forniamo anche un elenco delle principali start-up avviate di recente in Italia, raggiungibili al sito www.startup.com

Il tempo di cambiare è oggi……

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